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Sbocchi professionali

Prima di parlare delle opzioni esistenti per lavorare nell'ambito della psicologia in Spagna, è necessario fare delle distinzioni che possono altrimenti generare confusione: professioni regolamentate e non (al loro interno, quali richiedono un titolo universitario oppure no); qualifiche professionali; titoli universitari ufficiali e non (al loro interno quelli abilitanti all'esercizio di professioni regolamentate e quelli non abilitanti); titoli propri, formazione regolata e non.

La dicitura "titolo regolato", sebbene non esista sul piano formale, di fatto esiste eccome!!
Tutti i titoli di studio sono infatti "regolati" in misure differenti, però solamente alcuni di essi hanno effetti professionali, in altre parole sono abilitanti, rispetto a professioni regolamentate.

Per l'esercizio di professioni regolamentate  è necessario possedere dei requisiti richiesti dalla normativa di riferimento.
In Europa, le professioni sono regolamentate attraverso le direttive 2005/36/CE e 2006/100/CE, che in ciascun stato sono state recepite attraverso specifici decreti attuativi (in Spagna, attraverso il Real Decreto1837/2008). 

I requisiti per esercitare le distinte professioni regolate in Spagna sono anch'essi differenti:

  • Cicli formativi di grado medio o grado superior (ad esempio, diploma di laurea in Tecnico superiore in dietetica);
  • Grados (per esempio, laurea in odontologia o logopedia);
  • Grados+Residencia (per esempio., Psicologo Specialista in Psicologia Clinica (e tutte le specialità mediche); 
  •  Grados+Máster (per esempio, Psicologo Generale Sanitario;Avvocato; Professore); Dottore (nel caso di alcune figure di docenti universitari);
  • Professioni regolate senza requisiti di titoli (professioni regolate racchiuse nel RD 1837/2008 per le quali non è specificato un titolo richiesto. In tal senso, il RD utilizza l'espressione "livello equivalente").
Per quanto riguarda una descrizione generale delle caratteristiche dei titoli di studio universitari spagnoli, normalmente un grado consta di 240 CFU/ECTS ad eccezione di quelli che possiedono una regolamento specifico che li definisce con un numero di crediti superiore.
Per quanto riguarda i máster universitari, i crediti formativi sono da 60 a 120 /CFU-ECTS.

In Spagna nell'ambito della psicologia, esistono due professioni regolamentate: quella di Psicólogo Especialista en Psicología Clínica  e quella dello Psicólogo General Sanitario.

La prima è la professione che è stata regolamentata per prima, attraverso il decreto  44/2003, del 21 novembre de noviembre (legge di ordinamento delle professioni sanitarie).
L'altra, quella di psicologo generale sanitario, abilita all'esercizio della professione di psicologo in ambito sanitario privato, ed è la figura professionale più recente, nata dal decreto 33/2011, del 4 di  ottobre (legge generale della salute pubblica). Tra questi due titoli ufficiali, solo l'ultimo è universitario.
Se siete pertanto interessati ad esercitare da professionisti sanitari, vi consiglio di leggere i post riguardanti le procedure possibili per vedere riconosciuto il vostro percorso di studi/professionale in territorio spagnolo, qui.

Dal'tra parte, i laureati in psicologia hanno la possibilità di lavorare in differenti ambiti professionali distinti da quelli delle professioni regolamentate.


Vediamo quali sono...


Le professioni appartenenti all'ambito delle "non regolamentate" possono essere svolte a partire dal titolo di laureato in psicologia, e dell'iscrizione al colegio, o albo degli psicologi.
Questa condizione non corrisponde ad una professione regolamentata per sé stessa (quella di semplice psicologo, per intenderci), e non permette di esercitare in ambito sanitario, tanto pubblico quanto privato, ma offre la possibilità di accesso a diversi altri sbocchi professionali non sanitari per i quali siano sufficienti le competenze e conoscenze acquisite mediante il percorso universitario e post lauream, dal momento che è il mercato che determinerà in questo senso (fonte articolo dell'Università UNED).

Esistono comunque due casi particolari tra le professioni regolamentate, che richiedono un master professionalizzante al quale è possibile accedere per mezzo della laurea in psicologia. Si tratta della figura dello psicologo educativo e dello psicologo del lavoro.

Per esercitare come psicologo educativo è infattti necessario superare il Máster Universitario en Formación del Profesorado de Educación Secundaria Obligatoria y Bachillerato, Formación Profesional y Enseñanzas de Idiomas.
Allo stesso modo, per esercitare come psicologo del lavoro e delle organizzazioni, è richiesto il superamento del Máster Universitario Oficial en Prevención de Riesgos Laborales.

Vediamo brevemente il caso dello Psicologo Educativo, rimandando all'articolo dell'Università UNED per approfondimenti, che potete trovare in fondo a questo post!


Psicologia educativa 

Lo psicologo educativo interviene sul comportamento nelle situazioni educative, potenziando lo sviluppo delle capacità delle persone, dei gruppi  o dei sistemi sociali dedicati all'istruzione a differenti livello e con differenti modalità. Il suo ruolo professionale si focalizza su tutti quegli aspetti psicologici che intervengono nell'apprendimento, indipendentemente dall'origine personale, gruppale o sociale.

Attualmente il profilo professionale in cui è inquadrato lo psicologo che lavori in centri educativi è quella dell'orientador, una figura che nel sistema pubblico appartiene al corpo degli insegnanti di scuola secondaria, spezializzati in orientación educativa. Le sue funzioni sono comuni anche ad altre figure professionali, come quella dello psicopedagogo e del pedagogo. 

Riportiamo un riassunto grafico delle funzioni dello psicologo educativo:

Per quanto riguarda i contesti in cui può operare lo psicologo educativo, si parte naturalmente dalla scuola, ambito nel quale è necessario per lo psicologo in possesso di laurea e master in profesorado, superare un concorso (oposición) per poter fare parte del corpo docenti del sistema scolastico (non universitario). Lo psicologo educativo inoltre può svolgere la sua funzione anche in centri educativi non istituzionali, amministrazioni comunali che offrano attività e programmi educativi di differente natura ecc.. In entrambi i casi, l'accesso può avvenire come a mezzo assunzione, soprattutto per quanto concerne i centri privati, sia attraverso concorso (oposición).


Centri di psicologia non sanitari

I laureati in psicologia, che non siano in possesso di uno dei titoli necessari ad esercitare la professione in ambito sanitario, possono esercitare fuori dalle aree di intervento dello psicologo general sanitario e dello psicologo clinico. Si "suppone" che queste aree di intervento riguardino la promozione della salute e la prevenzione delle patologie mentali e dei disturbi psicologici. Naturalemente l'area della prevenzione così come quella della promozione della salute, possono essere ampiamente sovrapponibili alle funzioni dello psicologo in ambito sanitario (anche perché, a dirla tutta, è veramente difficile trovare un ruolo che non sia relazionalto con la salute, e dunque sanitario, per uno psicologo!). Uno degli ambiti non sanitari di promozione della salute può essere ad esempio quello dei servizi sociali per anziani (centri culturali, servizi di assistenza a domicilio, servizi per le famiglie di persone non autosufficienti); le associazioni che si occupano di una particolare condizione, oppure l'esercizio privato con utenti anziani e loro familiari; le unità di risorse umane e le imprese, nella preparazione al pensionamento; infine l'ambito della formazione, spendibile su un vastissimo numero di tematiche e fasce d'età delle utenze.

Psicologia Giuridica 


Innazitutto dobiamo dire che  lo psicologo giuridico necessita di una formazione specializzata post lauream, per cui esistono molteplici possibilità, tra titoli propri e/o master specifici.
Le funzioni dello psicologo giuridico includono, tra le altre, le seguenti:

- Valutazione e diagnosi in relazione alle condizioni psicologiche degli attori giuridici;
- Assistenza, orientamento e formazione degli organi di giudizio (giudici, avvocati, pubblici ministeri, polizia penitenziaria) in relazioni a questioni proprie della disciplina psicologica, tanto nei contenuti come nelle tecniche utili nello svolgimento del proprio ruolo professionale;
-  Intervento, disegno e realizzazione di programmi di prevenzione, trattamento, riabilitazione e integrazione degli attori giuridici all'interno sia della comunità, sia dell'ambiente penitenziario, sia a livello individuale che collettivo;
- Istruzione di campagne di prevenzione e di sensibilizzazione sociale contro la criminalità per la popolazione generale e popolazioni a rischio;
- Ricerca su temi di interesse nella disciplina della psicologia giuridica;
- Vittimologia: ricerca e contributo al miglioramento della condizione delle vittime e della loro collaborazione con il sistema legale;
- Mediazione: coadiuvare la negoziazione dei conflitti per mezzo di interventi di mediazione volti a ridurre e prevenire il danno emotivo, sociale e alla ricerca di una soluzione differente da quella legale, in cui gli implicati abbiano un ruolo predominante.

Intervento psicosociale in situazioni di emergenza

Al momento attuale, sono impartiti diversi titoli propi denominati "Intervención Psicosocial y Comunitaria”; “Actuaciones Psicosociales en Violencia Política y Catástrofes”; “Psicología de las Organizaciones e Intervención Psicosocial”. Inoltre molti colegios possiedono una sezione di intervento in emergenza e catastrofi.

In questo ambito, lo psicologo svolge le sue mansioni in collaborazione con altri professionisti socio-sanitari. Si tratta di interventi multidisciplinari il cui obiettivo principale è la prevenzione e la riduzione della sofferenza umana causata da una situazione straordinaria come una catastrofe o un'emergenza in cui siano implicate numerose vittime.

Lo psicologo svolge la sua attività durante le differenti fasi di attuazione: diagnosi, presa in carico, risoluzione e valutazione dell'intervento psicosociale.

Le sue funzioni sono di coordinamento tra l'equipé di intrevento, la gestione della comunicazione durante la crisi, l'organizzazione del sostegno sociale e degli aiuti umanitari, accompagnare le vittime dai primi momenti (offrendo appoggio ed ascolto, aiutando ad affrontare l'accaduto, normalizzando le reazioni fisiche e aiutando le vittime a gestire pensieri ed emozioni in seguito all'evento) e l'invio quando necessario ad altro personale socio-sanitario per coloro colpiti da problematiche psichiche di gravità importante.

Lo psicologo dell'emergenza realizza la sua attività professionale in differenti ONG a carattere umanitario, i organizzazioni statali come la Protezione Civile, così come in organizzazioni per la cooperazione e lo sviluppo.

Psicologia  dello sport

Per lavorare nell'ambito dello sport è necessario specializzarsi. Le lauree in psicologia possono offrire una prima infarinatura mediante esami opzionali, perciò è necessario frequentare un master speicfico.

 Durante gli ultimi venti anni le istituzioni ed i professionisti dello sport si sono sempre più resi conto dell'importanza della psicologia nel rendimento sportivo e delle possibilità di fare dello sport un ambito di formazione.

 Perciò sono sempre più numerosi gli psicologi che prestano servizio per formare e assistere gli allenatori ed i tecnici sportivi, e per aiutare gli atleti a sviluppare abilità psicologiche e risolvere problemi concreti. In molti casi, lo psicologo forma parte dell'equipé multidisciplinare che circonda i club sportivi, federaioni, scuole di sport e centri di allenamento intensivo. In alternativa, lavorano come esterni, a contratto con istituzioni, diretti interessati in competizioni, oppure organizzano lezioni o laboratori, divulgano notizie atraverso le reti sociali per fornire orientamento ai protagonisti dello sport. Alcuni ritengono che quella della psicologia dello sport sia un'ottimo sbocco professionale per gli psicologi di per sé, altri che lo sia temporaneamente: dal momento che si tratta di un campo in cui giovani psicologi possono acquisire esperienza lavorando con clienti altrettanto giovani, per poi applicare la stessa in altri campi, come quello delle aziende, dove molti psicologi dello sport lavorano tuttora.

In Spagna inoltre esistono altri ambiti non regolamentati in cui un laureato in psicologia può operare, in cui è possibile acquisire competenze specifiche attraverso percorsi formativi alternativi, sia universitari (ad esempio i titulos propios) che impartiti da istituti privati e/o centri di formazione continua.
Lo psicologo pertanto può lavorare nel mondo tanto dibattuto del coaching, anche se per essere un coach non è necessario essere laureati in psicologia; ancora, esiste il ramo professionale della psicologia  del traffico e della sicurezza stradale, quello della psicologia del consumo, della  pubblicità e del marketing, oppure quello del sociale, per i quali rimandiamo all'articolo che potete scaricare QUI.
















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